Dott. Paolo Paccoi

Otorinolaringoiatra
Chirurgia estetico-ricostruttivo-funzionale del naso

Il russamento (o roncopatia) durante il sonno è un’emissione sonora d’aria associata agli atti in- ed espiratori che di per sé non è indice assoluto di malattia.

Questa manifestazione assume però il significato di una vera e propria patologia, con importanti conseguenze, quando è associata ad apnee o ipopnee costituendo il sintomo d’allarme di due importanti malattie: la roncopatia cronica e la sindrome da apnea del sonno, stadi successivi e peggiorativi di questa patologia.

CAUSE DELLA RONCOPATIA

La roncopatia cronica colpisce in modo abituale il 25% della popolazione maschile e il 15% di quella femminile. Dopo i 40 anni di età le percentuali salgono rispettivamente a 60% e 40%. 

Ma perché si russa? Ciò si verifica quando l’aria inspirata trova difficoltà a passare nelle vie aeree superiori (naso e gola) parzialmente chiuse e crea un flusso turbolento che mette in vibrazione i tessuti molli della faringe (gola): palato molle, ugola, pilastri palatini e base della lingua. Dalla vibrazione di queste strutture si genera il così detto russare. E’ importante ricordare che l’aria deve entrare nell’organismo attraverso il naso, che rappresenta l’unica via fisiologica: la bocca è solo una via di emergenza.

Le cause anatomiche della roncopatia sono:

  • Ostruzione nasale (deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, poliposi naso-sinusale)
  • Eccessiva dimensione (ipertrofia) del palato molle e dell’ugola
  • Aumento eccessivo della dimensione della lingua (macroglossia)
  • Eccessiva dimensione delle tonsille palatine.

Russare è indice di una parziale ostruzione delle vie aeree superiori (naso e gola) durante il sonno; può succedere talora che l’inspirazione si blocchi generando un’interruzione del flusso aereo (apnea) o una sua riduzione (ipopnea) con una netta riduzione di ossigenazione dell’organismo durante il riposo. Se ciò si verifica un certo numero di volte per ogni ora di sonno si configura il quadro della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (nota con l’acronimo anglosassone OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

I FATTORI DI RISCHIO DELLA RONCOPATIA

Alcune persone presentano caratteristiche anatomiche e individuali che facilitano l’insorgenza e l’instaurarsi cronico di questa malattia:

  • L’età: Con il passare degli anni aumenta il rilassamento dei tessuti molli della gola che vibrano più facilmente (generando rumore) e che creano l’ostruzione completa della gola.
  • Il sovrappeso: L’accumulo di tessuto adiposo a livello del collo restringe il passaggio di aria nelle prime vie aeree.
  • La posizione a letto (supina): Nel caso di ipertrofia dell’ugola e del velo palatino questo produrrà un effetto-tenda tra le fosse nasali e la faringe quando ci si sdraia, impedendo all’aria inspirata nel naso di passare in gola.
  • L’alcool ed i farmaci tranquillanti che riducono il tono dei muscoli dilatatori delle vie aeree superiori, favorendone la vibrazione e l’ostruzione.

Nel soggetto normale, durante il sonno, l’aria non trova ostacoli o al passaggio attraverso le cavità nasali mentre invece nei casi in cui si verifica la presenza di polipi o turbinati gonfi, il passaggio dell’aria ai polmoni non è regolare ma ostruito

SINTOMI DEL RUSSAMENTO E DELLE APNEE NOTTURNE

La roncopatia e le apnee notturne determinano un sonno di scarsa qualità e non riposante. I primi sintomi sono quelli che si avvertono durante il giorno, ovvero:

  • Ostruzione nasale (deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, poliposi naso-sinusale)
  • Eccessiva dimensione (ipertrofia) del palato molle e dell’ugola
  • Aumento eccessivo della dimensione della lingua (macroglossia)
  • Eccessiva dimensione delle tonsille palatine.

Russare è indice di una parziale ostruzione delle vie aeree superiori (naso e gola) durante il sonno; può succedere talora che l’inspirazione si blocchi generando un’interruzione del flusso aereo (apnea) o una sua riduzione (ipopnea) con una netta riduzione di ossigenazione dell’organismo durante il riposo. Se ciò si verifica un certo numero di volte per ogni ora di sonno si configura il quadro della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (nota con l’acronimo anglosassone OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

I FATTORI DI RISCHIO DELLA RONCOPATIA

Alcune persone presentano caratteristiche anatomiche e individuali che facilitano l’insorgenza e l’instaurarsi cronico di questa malattia:

  • Sonnolenza e spossatezza
  • Secchezza e mal di gola al risveglio
  • Mal di testa

Nelle fasi più avanzate invece troviamo:

  • Episodi di risveglio durante il sonno con sensazione di “fame d’aria” (dispnea);
  • Difficoltà di concentrazione e di attenzione;
  • Lacune della memoria;
  • Aumenti degli incidenti d’auto e sul lavoro.

Naturalmente non tutti coloro che soffrono di sindrome delle apnee del sonno manifestano questi sintomi tutti insieme e non tutti quelli che presentano questi sintomi hanno necessariamente la sindrome delle apnee del sonno. E’ importante quindi consultare sempre il proprio medico se ci si accorge della presenza di uno di questi disturbi.

Nel soggetto russatore, durante il sonno, l’aria passando con difficoltà attraverso il naso e il faringe, tende ad entrare anche dalla bocca. I flussi aerei turbolenti che si generano e la vibrazione del palato molle provocano il caratteristico rumore.

Durante le apnee entrambe le vie per il passaggio dell’aria (nasale e buccale) risultano momentaneamente ostruite. A lungo termine i rischi potrebbero essere:>

  • Episodi di risveglio durante il sonno con sensazione di “fame d’aria” (dispnea);
  • Difficoltà di concentrazione e di attenzione;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Ipertensione del circolo polmonare;
  • Scompenso cardiaco;
  • Aritmie cardiache;
  • Ischemia cardiaca e cerebrale;
  • Impotenza.

LA DIAGNOSI DELLA RONCOPATIA

Per una corretta diagnosi è necessario per chi russa sottoporsi ad alcuni accertamenti:

  • Visita ORL ed esame endoscopico delle vie aeree superiori, per valutarne la morfologia ed individuare gli eventuali punti di ostruzione;
  • Visita pneumologica;
  • Polisonnografia: è la tecnica diagnostica più accurata e più all’avanguardia (gold standard) che deve precedere qualsiasi altro accertamento nello studio della roncopatia. L’esame viene condotto durante il sonno del paziente e consiste in un monitoraggio delle sue funzioni per valutare l’eventuale presenza di russamento, apnee, ipopnee con eventuale numero e tipo (centrale, ostruttivo o misto), le posizioni corporee in cui le apnee si verificano, l’ossigenazione del sangue durante il sonno, l’ECG, ecc. L’esame polisonnografico può confermare se si tratta di russamento semplice (senza apnee) o di Sindrome delle Apnee Ostruttive.
  • TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto.

La roncopatia e la sindrome delle apnee notturne possono determinare complicanze potenzialmente letali a carico dell'apparato cardio-circolatorio oltre a danni ad altre strutture ed in generale ad una riduzione della qualità e durata della vita. Un ulteriore rischio è rappresentato dalla sonnolenza diurna, per i gravi incidenti che possono verificarsi a causa di improvvisi "colpi di sonno".  Tale importante situazione patologica può essere adeguatamente individuata e trattata precocemente con modifiche dello stile di vita come ad esempio:

  • Ridurre il peso per le persone in soprappeso o obese assumere una posizione adeguata durante il sonno (sollevare di 20° la testiera del letto);
  • Limitare il consumo di alcolici, tabacco e di farmaci tranquillanti.
  • Seguire una regolare attività fisica.

IL TRATTAMENTO CHIRURGICO

La chirurgia mira a correggere l'ostruzione delle vie aeree superiori: si tratta spesso di interventi chirurgici in più sedi delle vie aeree superiori e realizzati in unica o in più fasi. Per casi di media gravità si può ricorrere alla combinazione tra chirurgia e CPAP. Per i casi più severi la CPAP è la soluzione terapeutica di prima scelta.

La chirurgia si propone di eliminare i siti di restringimento lungo le vie aeree superiori, che possono interessare il naso, il palato molle e l’ugola, le tonsille palatine, l’ipofaringe, la base della lingua e la mandibola. Nei casi di Sindrome delle Apnee Ostruttiva di entità più severa la chirurgia non offre molte possibilità di cura e si può impiegare solo la terapia ventilatoria (CPAP, Continouos Positive Airway Pressure). Si tratta di terapia ventilatoria che mediante una mascherina veicola nel naso aria a pressione positiva, generata da una sorta di "minicompressore" che annulla l'evento che genera l'apnea. L'apparecchio deve essere utilizzato ogni notte.  La CPAP è l'unica terapia che in alcuni casi refrattari può garantire la risoluzione delle apnee ostruttive notturne. 

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